Che nome lungo! Dapprima avevo pensato di metterne uno più semplice, ma , poi, considerato che volevo fare capire gli ingredienti principali ed il gusto agrodolce della ricetta, e che la fonte originale (la rivista A Tavola di settembre, meravigliosa...) l'aveva denominata così, ho preferito lasciarlo...
E' una ricetta particolare, che porta al palato sapori dolci e salati; il pesce si sposa benissimo con il miele e con la crema di fagioli...direi un abbinamento molto riuscito! Quindi bando alle ciancie ed ecco foto e ricetta (con piccole modifiche, che vi indico tra parentesi)
Ingredienti per 4 persone: 350 gr fagioli freschi sgranati (io avevo quelli dell'orto congelati), 1 carota ( mezza) 1 cipolla, 1 mazzetto aromatico alloro e timo (io ho usato prezzemolo al posto del timo), 3 spicchi di aglio, 400 gr. pesce a polpa bianca (io ho usato dei lanzardi, pescati da G), 4 cucchiai di miele di castagno, 1 cucchiaio di vino bianco, 30 gr. burro, brodo vegetale o di pesce (io ho usato quello vegetale), olio evo, sale e pepe.
In una pentola sciogliete il burro e mettetevi i fagioli, la cipolla e la carota tagliate a pezzettini, 2 spicchi di aglio interi e il mazzetto di erbe aromatiche; fate rosolare per qualche minuto poi aggiungete tanto brodo sino a coprirli bene (si asciuga molto durante la cottura) e cuocete per circa 30/40 minuti sino a che i fagioli iniziano a disfarsi.
Ricavate dal pesce solo i filetti (senza pelle e lische) e tagliateli a cubetti di circa 2 cm di lato; fateli rosolare in una padellina con un filino di olio, aromatizzato con l'altro aglio intero; quando saranno completamente rosolati aggiustate di sale e pepe.
Mettete i pezzetti di pesce in una pirofila da forno (con carta forno), spennellateli con il miele precedentemente diluito con il vino bianco, e fateli cuocere per 2-3 minuti (io avevo scaldato a 200°...ed ho fatto cuocere un poco di più , considerate che il miele dovrebbe un poco caramellare...nella mia foto non si vede molto...).
A questo punto scolate i fagioli (senza il mazzetto aromatico, che butterete) e frullateli aggiungendo quanto brodo di cottura ritenete necessario a seconda della consistenza desiderata (per questo motivo dicevo di mettere molto brodo, altrimenti si restringe troppo in cottura e rischiate di avere una crema troppo densa); assaggiate per regolare di sale e pepe ed impiattate mettendo al centro i pezzetti di pesce gratinati ed irrorate con olio evo.
Noi l'abbiamo apprezzata, ha un gusto particolarissimo, ma deve piacervi il contrasto agrodolce!
Che curioso ma interessante abbinamento di sapori, dovrò provarlo, mi piace sperimentare nuovi gusti, grazie. Bonanotte Mila, a domani. Bacio.
RispondiEliminaNotte ...!
RispondiElimina