lunedì 28 marzo 2011

Il finger food: crocchetta di tonno su crema al cetriolo

Oggi pubblico il primo post della mia nuova collaborazione con Atmosfera italiana, che mi ha omaggiato di tanti simpaticissimi contenitori per il finger food.
Andate a visitare il loro sito e la pagina di Facebook dedicata al simpatico gioco a cui partecipano tutti coloro che collaborano con l'azienda!
Ma partiamo subito con la ricetta : l'idea mi è venuta da delle polpette  di tonno pubblicate sulla Cucina del corriere di aprile
Ingredienti: 200 gr di patate, 140 gr. tonno al naturale (non quello fresco!), prezzemolo tritato, una cucchiaiata di capperi dissalati, 1 uovo, pangrattato, una manciata di pinoli, 100 gr ricotta, mezza vaschetta di yogurt naturale, mezzo cetriolo, sale e pepe, olio evo.
Prepariamo le crocchette: lessate le patate in acqua bollente, poi pelatele e passatele allo schiacciapate.
Sbriciolate bene il tonno con una forchetta  ed unitelo alle patate aggiungendo anche prezzemolo tritato a vostro piacimento, ed un cucchiaio di olio.
Lavorate bene l'impasto sino ad amalgamare perfettamente tutti gli ingredienti e quindi create delle polpettine di piccole dimensioni, al centro di ognuna delle quali sistemerete un cappero; mettetele a riposare in frigorifero per mezz'ora.
Preparate intanto la crema mescolando la ricotta, lo yogurt, il cetriolo grattugiato, sale e pepe a vostro piacimento.
Riprendete le crocchette e passatele nell'uovo sbattuto e nel pangrattato a cui avrete aggiunto i pinoli tritati; cuocete in forno ventilato a 220° per una decina di minuti o, comunque, sino a doratura.
Servite nei contenutori singoli mettendo un cucchiaio di crema al cetriolo, sopra la crocchetta ed affiancate con una mezza fettina di cetriolo tagliata sottile.
Buon inizio settimana!


mercoledì 23 marzo 2011

Zuppa di fagioli e scarola alla caprese

Sarò lapidaria, tanto sono "nera" per il lavoro, che ha deciso di non lasciarmi neppure il poco tempo a mia disposizione...neppure per fare il blog o per leggere glli altri.
Ma così è.
E siccome sono testarda, posto una ricetta, con una sola foto, ma la posto, perchè voglio che mi rimanga in memoria.
Queta zuppa è molto buona.
La ricetta viene dal numero di febbraio de La Cucina italiana.
Vi lascio gli ingredienti originali per 6 persone con le mie variazioni tra parentesi : fagioli borlotti 500 gr (io metà borlotti e metà fagioli neri), vongole 500 gr, cozze 500 gr (io le ho omesse perchè non piaccono a G), gamberi 500 gr, scarola 500 gr, 6 fette di pane di semola raffermo (io avevo del pancarrè da finire), 6 pomodorini, rosmarino, aglio, prezzemolo, olio evo, sale e pepe.
Iniziamo: se usate i fagioli secchi, metteteli a bagno la sera precedente, comunque per almeno 12 ore, quindi scolateli e sistemateli in una pentola con 3 liltri di acqua, 1 spicchio di aglio, 3-4 gambi di prezzemolo un pò schicciati ed un rametto di rosmarino.
Fate bollire il tutto per circa 1 ora e mezza, rendendo morbidi i fagioli.
In una larga padella, dove avrete fatto imbiondire uno spicchio di aglio e 2 cucchiai di olio,  mettete le teste ed i gusci dei gamberi e, dopo 2 minuti, le cozze pulite, le vongole spurgate, i gamberi ed i podomodorini leggermente schiacciati; bagnate quindi con un mestolo dell'acqua di cottura dei fagioli e fate aprire i frutti di mare.
A questo punto aggiungete ai fagioli ormai cotti la scarola spezzettata ed un cucchiaio di sale grosso e cuocete ancora per 15 minuti; sgusciate i frutti di mare, togliete i gamberi ed i pomodorini dal fondo di cottura che dovete filtrare e poi unire tutto ai fagioli.
Tagliate a dadini il pane e rosolatelo in una padella con 1 cucchiaio di olio sino a che sarà ben dorato.
Andate quindi ad impiattare: sul fondo del piatto mettete il pane, aggiungete sopra la zuppa di fagioli aromatizzata con il pepe e terminate con una spolverata di prezzemolo tritato.
Buon appetito!

venerdì 18 marzo 2011

Japan aid

Troppo tardi ho letto che oggi era la giornata del silenzio per il Giappone...
Rimedio divulgando questi contatti per poter partecipare, nel nostro piccolo, agli aiuti
Croce Rossa: 2 euro da cellulare o fisso chiamando il 45500
http://www.cri.it

Medici senza frontiere
http://www.medicisenzafrontiere.it

Caritas
http://www.caritas.it

'E miez paccheri della Fabbrica della pasta di Gragnano al sugo di calamari e gamberi

Vi siete mai trovate con 1,2 kg di calamari decongelati in frigo che devono necessariamente essere utilizzati?
E utilizzati solo per 2 persone?
Io sì, ieri.
Si da il caso che lui doveva andare a pesca in barca, in trasferta in Abruzzo, ma il mare doveva essere calmo, con un'onda solo leggermente mossa (che mare piatto non si poteva certo pretendere).
Và da sè che il tempo ancora non aiuta e che la barca non poteva uscire...quindi niente trasferta ma 1,2 kg di esche/calamari da consumare.
Ed un intero menù, dall'antipasto al secondo (il dolce di calamari mi sembrava troppo osè!), da pensare e realizzare.
E nel menù non potevano rientrare i calamari ripieni, perchè a lui non aggradano...
Quindi pensa che ti ripensa, sono riuscita a realizzare tre piatti con cui vi tedierò prossimamente...
Per oggi vi propongo solo il primo, realizzato con 'E Miez Paccheri, cioè i mezzi paccheri della Fabbrica della pasta di Gragnano
Non ho dosi ben precise: 165 gr mezzi paccheri, 300 gr di calamari, 200 gr code di gambero (circa...), prezzemolo tritato, vino bianco secco, olio evo, sale, pepe, 2 spicchi di aglio, burro.
Pulite bene i calamari, togliendo le interiora, la pelle, e lavandoli bene sotto l'acqua corrente fredda.
Tagliate le sacche ad anelli e tenete i ciuffi epurati dagli occhi e dal becco.
In una padella mettete a scaldare un poco di olio ed uno spicchio di aglio; quando è caldo aggiungete i calamari, sfumate con mezzo bicchierino di vino bianco, ed aggiustate di sale e pepe.
Per gli anelli sono sufficienti circa 2 minuti di cottura: toglieteli, quindi , dalla padella, ove lascerete invece cuocere un pochino (ma poco) più a lungo i ciuffetti.
Passate quindi a cuocere anche le code di gambero in poco olio, aromatizzato con un'altro spicchio di aglio, sempre sfumandoli con un poco di vino, e regolando di sale e pepe; a cottura ultimata aggiungete una manciata di prezzemolo tritato e spegnete.
Tagliate i 2/3 dei gamberi a pezzetti, mentre tenete il resto intero.
Tuffate le mezze maniche in acqua bollente salata con sale grosso (questa pasta tiene la cottura in modo eccezionale!).
Mentre la pasta cuoce, in un'ampia padella scaldate olio (a dose decidete voi: tenete conto che deve essere sufficiente per fare da sugo alla pasta) ed una noce di burro, aggiungete mezzo cucchiaio di farina ed amalgamate bene sino ad ottenere un sugo appena cremoso; a questo punto, aggiungete i calamari ed i gamberi e spolverizzate con  abbondante prezzemolo, regolando di sale e pepe macinato al momento.
Cotta la pasta al dente fatela saltare nella padella con il sugo per qualche minuto, poi impiattate e spolverizzate nuovamente con prezzemolo.
E ieri c'erano anche i primi fiorellini spontanei di primavera!
Buon fine settimana a tutti!



giovedì 17 marzo 2011

Panna cotta yogurt e limone di Donna Hay

Buona festa dell'unità d'Italia a tutti (forse se riscoprissimo un pò di valori non sarebbe male...anche se non credo che una giornata di memoria sia sufficiente...non siamo più gli italiani di 150 anni fa, purtroppo).
Festeggiamo con un  dolce semplicissimo, tratto dal libro di Donna Hay Ricevere in un istante: questa panna cotta è facilissima e deliziosa.
Ingredienti (me ne sono venute 4 cocotte non molto piene...): 250 ml panna fresca, 125 ml latte, 2 cucchiaini  di gelatina in polvere (io ho usato un  foglio di gelatina della solita marca) (se usate quella in polvere vi occorrono 2 cucchiai di acqua dove metterla per 5 minuti), 60 gr zucchero a velo setacciato, 1 cucchiaio di scorza di limone (bio) grattugiata fine fine, 2 cucchiai di succo di limone, 190 gr di yogurt naturale e denso; io ho guarnito con scorzette di limone candito-senza zucchero.
Mettere la panna ed il latte in un pentolino su fuoco medio-basso e cuocere per 5-6 minuti; nel frattempo fate ammollare la gelatina in acqua fredda.
Togliere dal fuoco ed unire lo zucchero a velo, mescolando bene per farlo sciogliere completamente; aggiungere anche la gelatina ben strizzata e farla sciogliere completamente mescolando.
Unire la scorza ed il succo di limone, lo yogurt ed amalgamare bene fino ad avere un composto omogeneo.
Versare nelle coppette (Donna Hay dice in stampini da 125 ml) e mettere in frigorifero per 4 ore, fino al rassodamento.
Potete guarnire con frutti di bosco o con le scorzette: ho pelato un limone bio, ho tagliato la scorza a filetti e li ho fatti bollire, partendo da acqua fredda, per 3 volte; non ho utilizzato zucchero.

Consoliamoci con questo dolcetto, visto che il tempo si ostina a non portarci la primavera...grrrrrrrrrrrrr....

lunedì 14 marzo 2011

Filetto di branzino alle erbe aromatiche e profumi mediterranei.

Buonaserata a tutti...ricetta veloce, semplice e gustosa realizzata ieri sera con due filetti di branzino e con tanti sapori, aromi, odori...
Ingredienti per due filetti: 2 filetti puliti e senza lische, con la pelle su un lato, 15 gr pangrattato, 5 grammi di bacche di ginepro, 5 grammi di rosmarino, 5 grammi di timo, 35 gr di mandorle, 90 gr di arance candite, olio evo e burro; per la quenelle spaparanzata a fianco: un vasetto di yogurth greco, erba cipollina a piacere, olio evo buono, sale.
Tritate tutti gli ingredienti finissimi (le mandorle devono ridursi a farina) e mescolateli  tutti insieme aggiungendo il pangrattato,  per formare una panure, che sistemerete sopra i filetti premendola bene per farla aderire.
Scaldate una noce di burro ed un poco di olio in una padella antiaderente e sistemate sopra i filetti dalla parte della pelle; fate cuocere per 3 minuti poi girateli dall'altro lato (qui sta un pò il difficile: dovete girarli abbastanza velocemente per non fare cadere la panure) e cuoceteli per altri 3 minuti.
Nel frattempo avrete mescolato lo yogurth con un poco di olio evo, l'erba cipollina tagliata con le forbici , regolando di sale.
Servite i filtti accompagnati dalla salsa allo yogurth.
Il mix di sapori è molto particolare e l'arancia candita si sposa benissimo con i profumi delle erbe aromatiche...
Dovete solo fare attenzione a non cuocere troppo quando avete girato i filetti dalla parte della panure per non farla abbrustolire...io ho ecceduto un pò toppo...
Con questa ricetta vorrei partecipare al contest di Pippi di Io... così come sono... Cucinando con le erbe aromatiche
Buon inizio settimana a tutti!

venerdì 11 marzo 2011

Semifreddo a pois!

Cosa ne dite di un semifreddo a pois????
Eccolo!
Affondate il cucchiaio in una morbida crema arricchita da frutti di bosco e gustate le leggere gocce di sciroppo di cassis (succo di ribes nero)....

La ricetta è di Imma ( i suoi dolci sono una garanzia!) e ve la riporto sia perchè non riesco più a trovarla nel suo blog (ce ne sono talmente tante!!!) sia perchè voglio lasciarla scritta anche nel mio ricettario online.
Io ho apportato pochissime modifiche che indico tra parenti, oltre ad utilizzare lo sciroppo di cassis, acquistato questa estate in Provenza, per decorare il dolce con queste gocce in ordine sparso.
Ingredienti: 6 albumi (io 5), 500 gr panna fresca, 100 ml acqua, 150 gr zucchero, 200 gr frutti di bosco, 10 gr colla di pesce (io 6...l'avevo finita...).
Si mette sul fuoco l'acqua e lo zucchero e si lascia sobbollire per 10 minuti; nel frattempo si mette a bagno la colla di pesce in acqua fredda per 10 minuti anch'essa.
Si montano a neve gli albumi e si inizia ad aggiungere lo sciroppo di acqua e zucchero sempre montando, sino ad ottenere un composto sodo e lucidissimo.
Si monta, quindi, anche la panna, dove avremo versato la colla di pesce, strizzata e sciolta in un dito di acqua.
A questo punto si unisce la panna al composto di albumi, mescolando delicatamente per cercare di non smontare il tutto, e si aggiungono anche i frutti di bosco, mescolando bene.
Si mette in uno stampo a piacere, ricoperto con pellicola trasparente, e via in freezer per almeno 3 ore.
Toglietelo almeno mezz'ora prima di servirlo.

Questa sopra è la fetta (o , meglio, una fetta residua più qualche aggiunta!).

martedì 8 marzo 2011

I Fidanzati capresi incontrano il polipo.

Eccomi oggi con una nuova ricettta realizzata con la pasta della Fabbrica della pasta di Gragnano: ho utilizzato i fidanzati capresi, una pasta attorcigliata che raccoglie bene il sugo.
E li ho sposati con una ricetta ambivalente, che può essere  un secondo o un sugo per una pasta: un polipo cotto in maniera  particolare, con tanto pomodoro e profumi intensi.


La ricetta è semplice: si prende un polipo e, dopo averlo ripulito di occhi e becco, lo si scotta in una pentola di acqua bollente per 5 minuti, quindi si toglie e lo si taglia a pezzi.
In una padella capiente si rosola una cipolla ed uno spicchio di aglio tritati finemente, poi si aggiunge il polipo e lo si bagna con un poco di cognac, che si farà flambare (ho fatto due volte questa ricetta: la seconda volta il cognac non ne ha voluto sapere di incendiarsi...e non capisco perchè...ma il risultato non è cambiato: ho solo fatto sobbollire a fiamma più alta per fare evaporare l'alcool).
Spento l'incendio :-) si aggiungono erba cipollina spezzettata e prezzemolo tritato, un poco di peperoncino piccante, un cucchiaio di farina, la polpa  spezzettata di 2 o 3 pelati (a seconda di quanto lo volete sugoso...) ed un bicchiere di vino bianco secco; si mescola il tutto, si regola un poco di sale e pepe e lo si lascia cuocere su fiamma bassa sino a che il polipo è bello morbido.
Se il sugo dovesse asciugare troppo, aggiungere un poco di acqua e/o un'altro pelato.
Questa è la versione senza pasta, spolverato di erba cipollina

E auguri a noi donne...non solo oggi, ma tutti i giorni dell'anno....



domenica 6 marzo 2011

Insalata alla Jamie Oliver

Buona domenica a tutte/i...stamane voglio postare questa ricetta di insalata tratta dal libro di Jamie Oliver "Il mio giro d'Italia": è un'insalata tipica palermitana, fatta con l'aggiunta di cedro, che qua da noi si trova ma purtroppo di dubbia provenienza...mentre in Sicilia deve avere un profumo ed un sapore tali da rendere unico questo piatto (Oliver dice che la si trova anche in alcune bancarelle al mercato, già pronta, anche se, essendo condita tutta insieme, si macera troppo con il trascorrere del tempo).
Posto la ricetta originale, mentre tra parentesi indico ciò che ho usato io (in mancanza di materia prima): 500 gr patate novelle (io le solite patate disponibili in questa stagione...), sale marino e pepe nero macinato al momento, 3 manciate di foglie di insalate miste croccanti (tipo radicchio rosso, rucola, lattuga romana ecc. ecc.), una piccola manciata di foglie di menta fresca spezzettate (ho dovuta omettere, perchè al mio compagno non piace, ma sicuramente il profumo e sapore ne perde...), 1 finocchio affettato fine, 1/2 cedro tagliato a fettine sottilissime; il condimento: succo di 1 arancia rossa, 3 cucchiai di aceto di vino bianco o di erbe, olio evo, una bella manciata di origano (io ho solo quello secco, logicamente...), 2 cucchiai di capperi (se sotto sale sciacquarli e se troppo grossi tritarli), sale marino e pepe nero macinato fresco.
Cuocere le patate in acqua salata bollente sino a che sono ben ammorbidite (questo se avete le novelle: se normali patate fatele lessare come siete solite, come dice Oliver lentamente in acqua a fuoco basso e molto salata, così restano tenere e farinose).
Mettere in una zuppiera l'insalatina, la menta, il finocchio, e le fettine di cedro.
A questo punto si prepara il condimento: si mescola in un recipiente di vetro il succo d'arancia, l'aceto e due volte tanto di olio extravergine di oliva, poi si aggiunge l'origano, i capperi e si condisce con sale e pepe, mescolando tutto molto bene.
Il sapore di questo condimento deve essere piuttosto forte, perchè, una volta aggiunto all'insalata, diventa più delicato amalgamandosi con gli altri sapori (provatelo: è eccezionale!!!).
Una volta cotte le patate, si lasciano nello scolapasta per 5 minuti, per fare perdere un pò di vapore, quindi si tagliano a pezzi e si mettono nella zuppiera con gli altri ingredienti, ancora belle calde.
Aggiungere il condimento e mescolare bene: avrete ottenuto un'insalata deliziosa!
Questa insalata può essere gustata da sola, per un piatto unico leggerissimo, oppure accompagna benissimo il pesce alla griglia.
Con questa ricetta partecipo volentieri al contest di Sunflowers del blog Oggi pane e salame, domani...per una iniziativa ammirevole: creare una raccolta di ricette per potere aiutare nell'alimentazione tutte le donne, e sono tante, affette dalla endometriosi, una malattia subdola e pericolosa che colpisce gran parte di noi.
Vi invito ad andare nel blog di Sunflower a leggere il post, con tutte le spiegazioni del caso, ed a partecipare.
Buona domenica.






mercoledì 2 marzo 2011

Zuppa di gamberi

Milano? Noooo!
Ufficio? Noooo!
Cos'è successo?
E' caduta la neve, tanta, tantissima neve!
Questa mattina mi sono svegliata alle 5.45, per poter prendere il treno per Milano e mentre ero in bagno a truccarmi (a quell'ora non alzo neppure la tapparella e non faccio colazione: per fare prima  ed alzarmi all'ultimo minuto, anche considerato che la Frecciarossa ti offre caffè e biscotti), puff! se ne va la luce!
Preoccupata perchè non ho candele ed avevo truccato solo un occhio (e come ci andavo così in Direzione????), ho pensato di alzare la tapparella e vedere se filtrava luce................................
Fuori c'era un paesaggio montano, pieno zeppo di neve, e con fiocchi che cadevano ancora.....
Pertanto di mettersi in strada non se ne parlava, per di più la nevicata aumentava a vista d'occhio....
Quindi messaggio al capo, e giornata di ferie, a spalare la neve!
Ecco che questa zuppa ci cade a fagiolo, calda calda, saporita e con i miei ingredienti preferiti: i gamberi.

Ingredienti per 2/3 persone: 350 gr tra gamberi e gamberetti (io ho usato 250 gr di gamberi piuttosto grandi e 100 di gamberetti), 1 carota piccola, 1 cipolla piccola, 1 costa di sedano, 2 pomodorini secchi, vino bianco, aglio, pepe nero, 15 gr di burro, farina, 1 foglia di alloro, olio evo, sale.
Per prima cosa pulite i gamberi, tenendo da parte le teste e le carcasse per preparare un fumetto: metterle in un tegame con uno spicchio di aglio,  la cipolla tagliate in grossi pezzi, la carota, anche questa a pezzettoni, la costa di sedano, i pomodorini secchi spezzettati, la foglia di alloro e un filo di olio.
Fate rosolare un poco il tutto, quindi sfumate con un bicchiere di vino bianco (secco), lasciate evaporare l'alcool ed agiungete circa 350 ml di acqua, o anche più, quanto basta per creare un brodo, facendo cuocere tutto per almeno mezz'ora.
Passato il tempo, condite con sale e pepe, filtrate e tenete in caldo (io in genere schiaccio i pesci o le carcasse con un cucchiaio di legno per fare uscire bene i succhi).
Sciogliete quindi il burro in un pentolino (capiente per la zuppa) e versateci un pizzico di farina, facendola amalgamare (io ho messo circa un cucchiaio); aggiungete un dito di vino bianco ed il fumetto ancora caldo, mescolate bene ed aggiungete i bamberi tagliati a pezzi (i piccolini lasciati interi), facendo cuocere per circa 15 minuti, sempre mescolando.
Servite la zuppa nei piatti cospargendo sopra prezzemolo tritato (io non ne avevo!) e con crostini/oni di pane abbrostolito: nella foto sotto vedete la zuppa già mezza pappata con un crostone spolverato di erba cipollina.

P.S: sta ancora nevicando, ininterrottamente, da questa notte!!!

martedì 1 marzo 2011

Cavoletti di bruxelles allo scalogno

Ho controllato le foto delle ricette fatte e ho scoperto che sono piena di ricette da postare!
Quindi, mentre sto approntando i piatti da preparare per la cena a base di pesce di sabato prossimo, in cui avrò ospiti (piatti sicuri, quindi già fatti fotografati e postati!, vi lascio al volo al volo, in attesa della nevicata prevista per domani, che mi coglierà sicuramente in viaggio per Milano (fortunatamente in treno...sperando che le ferrovie non mi abbandonino al ritorno!), una ricettina per un contorno straveloce con i cavoletti di buxelles

Ingredienti: cavoletti di bruxelles 500 gr, uno scalogno, burro, rosmarino, sale e pepe.
Tagliate a metà i cavoletti più grandi, dopo averli puliti, e fateli cuocere a vapore; scaldate una noce di burro, rosolatevi lo scalogno tritato fine, aggiungete i cavoletti ed un rametto di rosmarino spezzato in più parti, ed aggiustate di sale e pepe. Fate amalgamare per un poco i sapori e spegnete.
Eccoli pronti in un attimo.
E' una ricetta light ed una valida alternativa alla solita preparazione con olio e limone.

Buona notte...e speriamo che le previsioni del tempo siano mendaci....