Siamo nuovamente in ospedale, con frattura di L1, scompenso cardiaco, depressione e declino cognitivo.
E la cosa peggiore e' proprio l'ultima: non fa dormire, non fa mangiare, ne' camminare n'è stare seduti...
Avevo già toccato con mano la depressione, quella che non ti fa vivere, sin da quando avevo 12 anni...
Ho cercato di dimenticarla, di lasciarla relegata in un angolo, ho cercato di fare il possibile per allontanarla con la presenza costante di persone, con la nuova casa...
Ma non le si sfugge, anzi peggiora e ti attanaglia sempre piu' stretta nelle sue viscere...
Ora non ho piu' armi, tutta la mia cocciutaggine, la mia resistenza non serve piu' a niente...se neppure i farmaci possono fare piu' qualcosa...
Quindi siamo qua, senza futuro, in balia della morte psicologica, che forse e' la peggiore di tutte.
Anacronistico quindi che io scriva di ricette...ma e' la mia rabbia che mi fa comunque andare avanti, almeno nella mia vita, se non posso piu' interferire con la sua...
E quindi eccomi qui, con una ciambella dolce e semplice , che serve soprattutto a me...da una ricetta della Parodi...
Ingredienti:4 uova
180 gr zucchero (lei 200)
100 gr burro
100 gr olio semi (lei 200 gr burro)
150 gr farina castagne (lei 100)
100 gr farina 00 (lei 140)
1 bustina lievito
60 gr cioccolato fondente tagliato in scaglie (lei 50 gr gocce cioccolato)
8 castagne secche noberasco
Montate lo zucchero con le uova, poi aggiungete, mescolando bene, il burro morbido, l'olio, le farine , il lievito.
Unite quindi anche i 2/3 del cioccolato tritato grossolanamente e le castagne spezzettate;versate in una tortiera imburrata ed infarinata (o con carta forno) e versate il rimanente cioccolato sopra l'impasto.
Fate cuocere in forno caldo a 180° per 35 minuti.
Anche se non amo le castagne, questa torta da colazione non mi è dispiaciuta affatto.
Buon fine settimana.
Mi dispiace tanto Mila, purtroppo so che cosa vuol dire veder allontarsi la propria madre per colpa di una malattia "della testa", "dei nervi" della depressione ...la mia mi ha maltrattato e privato di qualunque sicurezza e calore fin da piccola ed una parte di me piange ancora...è dolorosissimo vederla così, capisco la tua rabbia perchè tu sei sua figlia e ti aspetteresti che volesse vivere anche solo per te!! e devo dire che hai ragione, se facciamo dei figli dobbiamo lottare fino alla fine per loro...anche contro noi stessi...ma alcune persone non ci riescono, purtroppo queste malattie rendono molto "egoisti", nel senso che chi ne soffre riesce a vedere solo sè stesso ed la propria sofferenza. Leggendo le tue righe mi batteva il cuore a 2000...ricordati però che anche se lei non ce la fa tu puoi farcela, tu puoi essere più forte, tu puoi essere migliore. Fai bene a sfogare la tua rabbia, parlarne, cucina, urla al mondo intero quanto sei arrabbiata....pensa che tutto questo ti fa soffrire tanto ma un giorno ti rafforzerà!!! Un abbraccio forte!!
RispondiEliminaCarissima io come te pensavo che non avrei maivoluto sposarmi nè avere figli proprio per "evitare" quello che lei, mia madre mi ha, aveva fatto passare...invece ho trovato la persona giusta e mi sono sposata ed ho due bambini...quando aspettavo la prima avevo gli attacchi d'ansia e l'incubo che sarei stata come lei...ma per fortuna ognuno di noi è unico, nel bene e nel male....sono sicura che magari avresti delle insicurezze ma sicuramente saresti una brava madre... non ti precludere nessuna possibilità per colpa di qualcun altro...i figli ti danno una forza e una determinazione che magari neanche pensi di avere...sono stati loro, i miei figli a darmi finalmente il coraggio di dire basta alle sue cattiverie...adesso loro hanno una nonna che non è mia madre anche se lei esiste... ed un giorno dovrò spiegargli perchè...ma si starà a vedere!! Ci tenevo a dirtelo sperando di poterti aiutare ad avere una speranza in più, a presto e tieni duro!
EliminaTesoro era tempo che mancavo qui. Non sai quanto mi dispiace leggere queste tue parole. So che ora qualsiasi parola sarebbe inutile, ma ti prego stringi i denti, fatti forza in qualche modo. In bocca al lupo. Un abbraccio forte
RispondiEliminami spiace sinceramente leggere un post con tutta questa tristezza, un abbraccio :(
RispondiEliminaottima torta cmq :)
Non c'è cosa peggiore quando una persona sta male e tu non puoi fare nulla, usa la tua rabbia per reagire e mi piacerebbe saper che accanto a te ci sia qualcuno che ti possa essere vicino, che ti ascolti quando hai voglia di sfogarti. Che ben vengano le tue ricette, la tua voglia di esprimerti attraverso una buonissima torta. Un abbraccio fortissimo e sappi che qui c'è sempre qualcuno che ha voglia di allungarti una mano.
RispondiEliminaNei momenti di dolore siamo tutti più sensibili, io che sto vivendo un dramma familiare, ti sento particolarmente vicina, pur non sapendo che faccia hai. Vorrei abbracciarti e dirti di dare speranza ad ogni giorno!
RispondiEliminaStella mia.. è a quella forza che ti devi aggrappare.. alla forza della rabbia. Purtroppo non si può combattere contro l'inevitabile declino corporeo e mentale.. che a volte sa essere subdolo e terribile. Credimi, non è questa la sede per parlarne, ma so cosa vuol dire quello che stai provando e anche so bene cosa sia la depressione. Aggrappati a qualsiasi cosa ti faccia sentire viva, perchè tesoro.. non dipende da te e l'impotenza che senti è giustificabile: non hai possibilità di lottare con il flusso della vita.. così come deve andare. Puoi solo combattere i suoi effetti, con tanta forza e coraggio. 'Tutto scorre', dicevano gli antichi.. nessun fiume torna indietro.. ma può solo andare avanti..
RispondiEliminaTi sono vicina. Moltissimo.
Un abbraccio e complimenti per questa torta stupenda, amica mia.
La cosa peggiore in questi casi è l'impotenza....purtroppo però tu non puoi fare quasi nulla, se non starle vicina. Ma devi comunque pensare anche a te e alla tua vita....quindi questa torta ci sta eccome, la cucina ci sta, quando puoi, la compagnia quand'è possibile. Stai su e se hai bisogno io sono vicina...non solo col pensiero, quindi non farti problemi a chiamarmi! Un abbraccio!!
RispondiEliminaIeri ho visto mia madre ridere, dopo così tanto tempo che non ricordo neanche quanto. È immobilizzata a letto da tre anni ormai, le è successo un pò di tutto nella vita e ancora riesce a trovare la forza di resistere. Ho pensato spesso che io non ci riuscirei, però chi lo sa quanta forza ognuno di noi ha per affrontare la vita che ci è destinata? chi ha avuto esperienze come le nostre si porta dietro una valigia molto pesante, ma si è dovuto anche fare muscoli necessariamente più forti. Un abbraccio
RispondiEliminacara mila. che brutto periodo stai passando. sentirsi impotenti fa male tanto male. vorremo quasi stare al posto della persona che amiamo, soffrire al suo posto. ma non possiamo. possiamo solo starle vicine, il più possibile. farle sentire che ci siamo. ti penso spesso. ti abbraccio. appena puoi, trova un momento per te. perchè se crolli non sei di alcun aiuto alla tua mamma. imponiti di coccolarti, di riposarti, di, almeno un pò, rigenerarti. ti auguro tutto il bene del mondo.
RispondiEliminal'altro giorno ho letto il tuo reclamo. hai fatto benissimo.
maggie
Tesoro mi dispiace tanto che stai passando questo periodo no, non permettere di toglierti il sorriso , la forza di andare avanti!!
RispondiEliminaForza tesoro tieni duro, ,o lo son parole ma ti abbraccio forte forte....ti ho ricaricato ?^_^!!!
Baciottoli cari!!
Non è affatto anacronistico che tu scriva di ricette. è per dare sfogo alla rabbia, per non soccombere, per aggrapparti con le unghie e con i denti a uba cosa che ti fa stare bene, che ti allontana anche solo per un attimo e anche solo parzialmente dal dramma che stai vivendo. e allora fallo, buttatici anima e corpo, lascia fluire l'energia e la rabbia. il dolore e l'impotenza.
RispondiEliminae poi torna a sperare, a stringere i denti, a lasciarti avvolgere dal calore e dalla forza dagli abbracci virtuali e delle parole affettuose di chi passa di qui.
Mi unisco al coro e ti mando baci.
L'impotenza ti abbatte e lo capisco, la sensazione di non poter aiutare chi ami è terribile e in queste circostanze la forza interiore è essenziale. In ognuno di noi esiste, devi scavare a fondo e tirarla fuori...
RispondiEliminaCucinare e condividere von noi le tue ricette è già un modo per reagire ed è giustissimo che tu lo faccia.
Noi continueremo a passare da te e a farti sentire viva e MAI sola.
Un forte abbraccio cara
Ciao Mila non ci conosciamo ho letto il tuo post per caso e mi ha molto colpito,anche io spesso mi sento impotente nei confronti di chi amo, ho il mio papa' che sta molto male,e tra l'altro non vivo vicina a lui,quindi anche moralmente faccio poco,mi spiace tantissimo per te e ti mando un abbraccio :-) Giovanna (le cose belle della vita)
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