lunedì 30 luglio 2012

Torta al cocco, cioccolato e menta e buone vacanze

Buon lunedì, buona settimana, buone vacanze!
Finalmente per me sono arrivate, anche se non sono fisicamente in forma, speriamo proprio che questi giorni servano per rimettermi in sesto, in tutti i sensi.
Lettura, lettura, lettura, è quello che voglio fare in queste settimane...ho finito il libro che stazionava sul comodino da un mese, ne ho acquistato un'altro e lo sto già finendo...quindi oggi o damani nuova visita di estremo piacere in libreria (purtroppo faccio fatica ad acquistare su internet...è che mi manca il contatto a pelle con il libro...)
Ed ho deciso di fare pausa anche dal blog: da oggi anche Senza Sale in Zucca va in ferie, per riaprire i battenti a settembre.
Se ferie devono essere, lo devono essere al 100%, quindi anche dal mondo web...magari un giretto sui vostri blog ogni tanto lo farò...ma vediamo come si dipanano i giorni, senza fretta, senza impegni...
Perciò vi lascio con un dolce non troppo calorico e con un leggero profumo di menta, che il mio lui si è spazzolato alla velocità della luce...

Ingredienti:
2 uova
100 gr burro
160 gr zucchero di canna
125 gr farina 00
125 gr farina di cocco
14 foglie di menta
mezza bustina di lievito vanigliato
100 ml latte scremato
100 gr cioccolato fondente

Tritate il cioccolato grossolanamente, tritate le foglie di menta molto finemente, fare sciogliere il burro, mescolatte la farina con quella di cocco, la menta tritata e la mezza bustina di lievito, e montare gli albumi a neve ferma.
Amalamate il burro con i tuorli d'uovo e lo zucchero, iniziate ad aggiungere le farine mischiate alternando con il latte ed amalgamate bene con uno sbattitore elettrico.
Aggiungete le chiare montate a neve mescolando delicatamente per non smontarle, quindi il cioccolato tritato.
Cuocete in forno caldo a 180° per circa 40 minuti (fate sempre la prova stecchino).
Direi che la menta si può anche aumentare, per dare un profumo più intenso.

Quindi un augurio di buone vacanze a tutte/i, coccolatevi e voletevi bene...ci si rivedere a settembre, magari anche con un vestitino nuovo per il blog, perchè no?
...ma poi, sarà vero che riuscirò a non venire più a scrivere, a postare???
Vedremo...
Ciao!!!!!!!

venerdì 27 luglio 2012

Mao dopo l'inverno...

Ciao! Sono qua, un pò più magro...
ma sempre io!
e adesso...
...mi dedico all'ingrasso ed alle coccole...

mercoledì 25 luglio 2012

Canocchie marinate con pomodori, salsa leggera al basilico e semi di papavero

Siamo a metà settimana e vicinissimi alle ferie!!! (mi sembra di essere un pò monotona...sempre lì vado a finire...).
Devo ancora decidere se fare anche una pausa dal blog, ma credo che chiuderò i battenti per una settimana o due...perchè siano proprio ferie da tutto!
E sulla scia dei piatti dellicati, poco grasi e freschi, adatti al periodo estivo, ecco un insolito antipasto con le canocchie (in alcune zone sono chiamate cicale, in altre pannocchie...spero abbiate capito).
Il difficile dela ricetta sta nel pulire le canochie crude: si fa veramente fatica!
Forse esiste un'altro modo, magari prima congelandole credo...la prossima volta mi documento meglio!
Ispirato da una ricetta dello chef Paolo Teverini.
Canocchie marinate con pomodori, salsa leggera al basilico e semi di papavero
Ingredienti per 2 persone (ma scarso...io ho finito per fare solo un piatto, ma ho usato un piatto grande e non da antipasto):
200 gr canocchie
150 gr pomodoro maturo
mezzo limone
foglie di basilico (non le ho contate...)
semi di papavero
olio extrv
sale e pepe

Come dicevo occorre sgusciare le canocchie, poi lavarle ed asciugarle.
Mettetele quindi in una ciotola, condite con un pò di sale e pepe, il succo del mezzo limone ed olio, copritele con la pellicola e mettetele in frigorifero a marinare per almeno 30 minuti.

Sbollentate il pomodoro, dopo avergli praticato un taglio a croce, pelatelo, privatelo dei semi e tagliatelo a dadini.
Frullate le foglie di basilico in un minipiner insieme all'olio per creare la salsa di basilico (sulle quantità, sorry, regolatevi ad occhio...).
Sgocciolate le canocchie dalla marinatura (ma non buttate il sughetto!), cuocetele a vapore per pochissimi minuti, quindi componete il piatto: mettete al centro le canocchie, attorno i pomodori, condite tutto con la salsa di basilico e con la marinatura delle canocchie e cospargete di semi di papavero.
Ultimo piatto della settimana...poi vi saluterà Mao.
Ciao.

P.S. : credo proprio che nella mia reflex non vada bene il bilanciamento del bianco...sono ancora parecchio imbranata...

lunedì 23 luglio 2012

Cous cous al pesto di zucchine, fiori di zucca e mazzancolle

Eccomi di fretta (strano, vero?) e buon lunedì.
I problemi di salute si accumulano l'uno all'altro...che dire, meglio non pensarci...e speriamo nelle ferie, visto che venerdì è l'ultimo giorno lavorativo.
In questi ultimi tempi non mi sono dedicata molto a creare nuovi piatti, ho spesso eseguito riccette che mi ispiravano, con poche modifiche.
Però era da un pò che stavo scervellandomi per una ricetta verde ed arancione per il contest mensile di Essenza in cucina e di My Taste for Food, ma dovevo sceglierla leggera, senza eccedere nei grassi, dato il momento...e senza uso di forno, pensata per un pranzo/cena all'aperto, magari per un picnic...
Eccola quindi, semplice semplice, ma è piaciuta pure a lui che da un pò storce il naso  quando vede cosa compro, ma che poi gradisce sempre...

Cous Cous al pesto di zucchine, fiori di zucca e mazzancolle
Ingredienti per 2 persone:
250 gr cous cous (avevo il tipo precotto)
270 gr acqua
3 zucchine piccole
10-12 mandorle pelate
1 spicchio di aglio grande
200 gr code di mazzancolle
10 fiori di zucca
sale
pepe
olio extrv

Per il pesto di zucchine: tagliete le zucchine in 3 tronchi, divideteli a metà e poi ancora a metà, quindi togliete la parte bianca con i semi.
Cuocetele in acqua bollente salata per pochi minuti, si devono intenerire un poco, quindi scolatele e fatele raffreddare.
Tostate le mandorle in un pentolino, senza aggiungere nulla.
Frullate le zucchine, le mandorle tostate, un grosso spicchio di aglio ed olio quanto basta per ottenere un pesto cremoso (io olio poco...); non ho aggiunto sale, perchè avevo salato l'acqua delle zucchine e l'aglio ha insaporito per bene.
Per le code di mazzancolla: pulitele togliendo il carapece ed il filo intestinale, lasciando ad alcune, che terrete per guarnizione, le codette.
Cuocetele per pochi minuti in un padellino con un goccio di olio, sale e pepe (nel pepe si può abbondare, se vi piace), quindi tritate grossolanamente quelle senza le codette.
Per i fiori di zucca: puliteli leggermente con un panno inumidito e togliete il pistillo centrale; tagliateli a fili, non troppo sottili, e cuoceteli in padella con una lacrima di olio ed un pizzichino di sale, sino a renderli croccantini.

Per il cous cous: portate ad ebollizione l'acqua salata con un cucchiaino di sale, veratevi il cous cous a pioggia, un cucchiaio di olio, spegnete e fate riposare 2 minuti, quindi mettetelo in un piatto largo e sgranatelo con la forchetta (per impedire che faccia grumi).
Comporre il piatto: aggiungete al cous cous il pesto di zucchine e le mazzancolle a pezzetti e mescolate bene (se volete potete aggiungere anche i filetti di fiori di zucca, mescolando tutto insieme, nel qual caso, però, consiglio di raddoppiare la quantità dei fiori; io li ho tenuti per guarnire).
Per servirlo io ho optato (si parlava di picnic...) per i vasetti da conserva che, volendo, si possono chiudere e portare appunto nel cestino per una scampagnata...ho messo il cous cous e guarnito con le code di mazzancolla intere ed i filetti di fiori di zucca.
Spero che le foto rendano...era proprio buono!
Quindi partecipo al Colors and Food del mese di luglio di Cinzia e Valentina
Buona settimana!

giovedì 19 luglio 2012

Pinzimonio alla mela verde

Eccoci a metà settimana.
Le ferie si avvicinano ed io non vedo l'ora...
Finalmente potrò godermi un pò di casa, andare al parco a leggere, trastullarmi un poco Mao, che viene a casa solo quando ci sono io...
Potrò dedicarmi anche alle prove con la reflex e preparare il pdf di Componiamo il menù (benchè le ricette pervenute non siano molte, ma lo farò comunque).
E dormire...crogiolarmi un poco di più nel letto la mattina, godermi la colazione senza fretta, prepararmi qualche dolcetto light (adesso solo acqua e yogurt magro con un cucchiaino di miele...) e, naturalmente, cucinare.
Ed allora, iniziato il conto alla rovescia, in queste giornate calde ma più sopportabili, vi propongo un pinzimonio un poco alternativo, pieno di colore, fresco e naturalmente leggero , vah!
Da un piccolo inserto de La Cucina italiana, vi indico le mie dosi per 2 persone:
2 mele verdi Granny Smith
verdure miste da pinzimonio (io ho usato carota, peperone, sedano)
2 cipollotti
1 peperoncino fresco
mezzo limone
olio extrv
sale

Pulite le verdure da pinzimonio e tagliate a bastoncino.
Tagliate la calotta alle mele (altezza circa 3/4) e scavatele all'interno per ricavare i contenitori.
Tritate i cipollotti ed il peperoncino e stufateli in padella con un goccino di olio.

Aggiungete al soffritto la polpa delle mele, spruzzate con il succo del mezzo limone, salate e fate insaporire per qualche istante: la polpa deve appena ammorbidirsi restando comunque al dente.
Togliete dal fuoco e frullatela con 2 (sarebbe meglio 3, voi che potete) cucchiai di olio sino ad ottenere una crema.
Lasciatela raffreddare quindi riempite le cupolette di mele, guarnendole con i bastoncini di verdura.
Molto particolare e sicuramente fresco, un'alternativa inusuale al solito pinzimonio.
Auguro a tutti un buon fine settimana!

P.S: che ne dite del mio centrino all'uncinetto? fatto ai tempi dell'università...anche quello avevo il tempo di fare, allora...

lunedì 16 luglio 2012

Insalata di quinoa e verdure grigliate

Buona settimana, sempre all'insegna della leggerezza, naturalmente...
Come vedete non ho più postato dolci e continuo a cucinare leggero...ho comprato cous cous, burgul, quinoa e proprio da questa, che non conoscevo assolutamente, ho iniziato.
La quinoa, che non è, contrariamente a quanto si potrebbe supporre, un cereale, è una pianta erbacea appartenente alla stessa famiglia degli spinaci e delle barbabietole; era venerata dagli Inca come pianta sacra e viene coltivata da oltre 5000 anni sugli altipiani delle Ande.
E' un alimento dotato di un alto valore nutrizionale, comparabile a quello del latte: contiene calcio, fosforo, vitamina B, vitamina E, acidi grassi insaturi, è dotata di una leggerezza tipica dei semi ed ha funzionalità benefiche per la funzionalità cardiaca e per sciogliere gli accumi di grasso; è priva di glutine e quindi può essere consumata da chi soffre di celiachia.
Insomma, un alimento ricco e completo.
Mi è piaciuta, forse anche grazie a questa ricetta, che l'ha arricchita di sapore senza perdere in leggerezza e che vi consiglio di provare se non l'avete mai assaggiata.

Ingredianti per 2 persone:
150 gr quinoa
2 zucchine medie
1 melanzana violetta
5/6 pomodorini secchi prima ammollati in acqua e aceto
qualche foglia di basilico
olio extrv
sale

Per prima cosa affettate melanzana e zucchina e grigliatele sulla piastra calda senza nessun condimento; tagliatele quindi a dadini e mescolatele con i pomodorini tritati grossolanamente.
Tostate la quinoa (la mia era bio e comunque non aveva bisogno di ammollo; ve ne sono alcuni tipi che devono invece essere prima ammollati in acqua per perdere la saponina che le conferisce un sapore amarognolo) per 2 minuti in un goccio di olio, come se fosse riso, poi aggiungete acqua calda pari al doppio del suo volume, salate e fate cuocere circa 25 minuti (leggete comunque le istruzioni nella confezione).
Quando è cotta i chicchi diventano quasi trasparenti; aggiungete quindi in padella anche le verdure, il basilico spezzettato con le mani, mescolate e fate andare ancora un paio di minuti, quindi servite con altro basilico spezzettato ed un giro di olio crudo.
Fresca, nutriente e sana, cosa vogliamo di più?
Ciao!

domenica 15 luglio 2012

Saint Tropez e Saint Raphael

Seconsa puntata della mia settimana di ferie: toccata e fuga a SaintTropez e soggiorno breve a Saint Raphael.
Si parla male del primo e bene del secondo: a parte le "barche" stratosferiche ed il lusso, il paese "vecchio" di Saint Tropez è molto carino; invece Saint Raphael è un paesone nuovo che purtroppo mi ha ricordato Rimini...
Saint Tropez







Saint Raphael











ed il mio albergo, che meritava veramente!






la colazione...



buona domenica!






giovedì 12 luglio 2012

Ci sono anche io!

Si!!!
Mi trovate sul nuovo numero di About Fodd!
Questo numero è bellissimo, colorato, fresco, pieno di ricette e consigli...scaricatelo!

Polpettone di fagiolini ai pinoli

Questo polpettone l'ho preparato e solo assaggiato...altri se lo sono pappato, visto il contenuto di uova e parmigiano...
Ma era proprio buono...
Ricetta de il meglio di Sale&Pepe: se avete tanti fagiolini e non sapete cosa farne, provatelo perchè ne vale la pena.
Ho fatto qualche variazione che troverete tra parentesi.

Ingredienti:
1 kg di fagiolini
2 scalogni (io una cipolla di tropea)
4 uova
50 gr parmigiano grattugiato
50 gr pecorino romano grattugiato (io non l'ho messo)
50 gr pinoli
2 rametti maggiorana (io ho sostituito con foglie di basilico)
1 cucchiaio di acete di mele
olio extrv
burro
pangrattato
noce moscata
sale

Mettete a bagno la metà dei pinoli in acqua fredda; pulite i fagiolini e cuoceteli in acqua bollente salata per 7-8 minuti; tritate gli scalogni (o la cipolla rossa) tenendone da parte un quarto (la ricetta diceva la metà).
Stufate la cipolla in poco olio insieme all'altra metà dei pinoli, unite quasi tutti i fagiolini (tenete da parte un poco per la guarnizione) e fate insaporire per 3-4 minuti.

Mettete quindi tutto in un mixer con le uova, i formaggi grattugiati, le foglie di maggiorana (o basilico) ed una grattugiata di noce moscata, frullate tutto poi versate il composto in uno stampo rotondo di 22 cm, foderato con carta da forno imburrata e cosparsa di pangrattato.
Scolate i pinoli dall'acqua, asciugateli con carta da cucina e versateli sopra la torta; cuocete in forno caldo a 180° per circa 45 minuti (dipende dal vostro forno).
Sfornate il polpettone/torta, fatelo intiepidire e guarnire la superficio con i fagiolini rimasti conditi con la cipolla che avevate tenuto da parte, olio, sale ed aceto.
Delizioso!
Provatelo, secondo me è adatto anche da mangiare freddo.
Bye bye...

lunedì 9 luglio 2012

Tagliatelle senza uova al limone e basilico

Queste non potete non provarle: sono divine!
Grassi inesistenti, saziano il desiderio di pasta (ed io sono una pastaiola di prima categoria), e sono freschissime!
Le ho fatte sabato scorso, solo per me...ne avrei volentieri mangiato un secondo piatto!
La ricetta viene dalla Cucina Italiana di luglio: io ho fatto la pasta da me ed ho ridotto drasticamente la quantità di olio; tra parentesi vi metto le mie dosi per una persona.
Ingredienti per 4 persone:
350 gr tagliatelle senza uova (io le ho realizzate con 100 gr di farina, 50 gr di acqua e un pizzico di sale)
50 gr olio extrv (io , memore dei 2 cucchiai, ne ho messo circa 3...certo se potevo abbondare erano ancora meglio!)
20 foglie di basilio (io 10, della mia piantina)
1 limone (io mezzo)
sale-pepe
(riflessione: secondo me le dosi per il condimento, se per 4 persone, sono un  tantinello scarse, tranne l'olio)
Preparate le tagliatelle nel solito modo, impastando la farina con l'acqua ed un pizzico di sale; fate riposare l'impasto per mezz'ora quindi stendetela sottile (meglio: alla consistenza che desiderate per le vostre tagliatelle), arrotolatela e tagliatela, appunto, a tagliatelle che stenderete su uno strofinaccio pulito ed infarinato, per farle seccare (sabato , considerata la temperatura e l'umidità, non sarebbe seccato neppure un morto).
Fate bollire l'acqua per la pasta insieme alla scorza grattugiata del limone (bio, naturalmente) e salatela quando arriverà al bollore.
Frullate l'olio, le foglie del basilico lavate ed asciugate, il succo del limone, un pizzico di sale ed una abbondate grattugiata di pepe, fino ad ottenere un composto ben emulsionato.
Al bollore dell'acqua cuocete le tagliatelle (fresche ci impiegano un minuto), scolatele e conditele con l'emusione preparata; servite nei piatti guarnendo con foglioline di basilico (io avevo anche i fiorellini...).
Spettacolari!!!
Assolutamente da rifare....provatele!
Di una freschezza unica!

giovedì 5 luglio 2012

Torretta di filetti di orata, patate e pomodorini

Questa è la mia realizzazione della ricetta dello chef Enrico Faccenda (patron del ristorante Nonna Isola di Castiglioncello , LI), pubblicata sul numero di giugno di Cucina Italiana.
Io ho usato l'orata al posto del San Pietro, che non sempre si trova nelle ns pescherie, ed il risultato è stato ottimo.
Qui c'è qualche grasso in più, dato dall'olio con cui sono cucinate le patate, i pomodorini e le zucchine,  e quello utilizzato per cucinare i filetti di pesce; la ricetta l'ho realizzata prima di conoscere il livello del mio colesterolo, ma comunque ero stata parca nel suo utilizzo, come sempre lo sono, e non credo che sia in dosi così eccessive da nuocere tanto...
Poi, se problemi di colesterolo non ne avete, la ricetta è perfetta, adatta ad una cena con ospiti.
Ingredienti per 4 persone:
900 gr filetti di orata o di san pietro (privato delle lische ma con la pelle)
2 patate per circa 500 gr
300 gr pomodorini ciliegia
300 gr zucchine novelle piccole
origano secco e fresco (io avevo solo quello secco)
un rametto abbondante di rosmarino (questo l'ho aggiunto io)
pangrattato
lime (io limone)
olio extrv
sale e pepe

Tagliate a metà i pomodorini e a fettine sottili, con la mandolina, le patate pelate; su una teglia, foderata di carta forno, mettete i pomodorini ed irrorateli di olio (io con moderazione...sono comunque succosi) e di origano secco; in un'altra teglia, sempre con carta forno, mettete le fette di patate, irroratele di olio e cospargetele di rosmarino tritato (la ricetta originale prevedeva l'origano secco anche qui) e di sale in chicchi non finissimi (la ricetta originale non lo prevedeva).
Mettete le due teglie in forno caldo ventilato a 180° e portate a cottura in circa 30 minuti (magari i pomodorini posso stare anche meno delle patate).
Tagliate i filetti di pesce in tranci non piccoli (ne dovrebbero venire circa 12 con le dosi indicate), conditeli con olio, il succo del lime (io il limone), sale e pepe e fateli riposare per almeno 10 minuti, quindi passateli nel pangrattato e cuoceteli in padella con 2-3 cucchiai di olio: metteteli prima dal lato della pelle e cuocete 2-3 minuti, irrorateli con il succo del lime della marinatura, girateli e cuoceteli per altri 2 minuti (fate attenzione: i filetti cuociono velocissimamente).
Toglieteli dalla padella, posizionateli in una teglia da forno, ungeteli con un altro pò di olio (io non l'ho messo), ed infornateli a 160 gr per 15 minuti , anche meno (mio parere: visto che i filetti si erano già quasi cotti in padella, questo possaggio si poteva annche evitare prolungando un poco la cottura sul fuoco...).
Nel frattempo scottate le zucchine, tagliate a filetti, in padella con un filo di olio e qualche foglia di origano fresco (io senza) per 1-2 minuti, in modo che restino croccanti (io le ho cotte un pò troppo) e salatele.
Impiattate mettendo un trancio di pesce, le patate, i pomodorini, un'altro trancio, patate e pomodorini.
Molto buono, complimenti allo chef!

lunedì 2 luglio 2012

Mafalde, crema di peperoni, rucola e pancetta dolce

Buona settimana....ci provo a ripartire, incrociamo le dita...
Ieri qua 55 gradi alle ore 16 al sole...quindi ben chiusi in casa con l'aria condizionata...e quindi in cucina (il forno io lo accendo comunque, caldo o no).
Anche questa è una pasta leggera, a patto di non aggiungere, come ho fatto io per la mia porzione (quella della foto è per lui), la pancettina dolce; vi assicuro che è buona comunque.
Ingredienti per 2 persone:
180 gr pasta secca tipo mafalde o quella che preferite (purchè raccolga bene il sugo)
un peperone rosso
una cipolla rossa piccola
80 gr di pomodorini ciliegia
70 gr di pancetta dolce tagliata in unica fetta di un centimetro di spessore
rucola
olio extrv
sale
Tagliate a fettine la cipolla e a dadini il peperone, mondato dai semi interni; rosolateli con 2 cucchiai di olio per un  paio di minuti, poi aggiungete i pomodorini tagliati a metà, circa 200 ml di acqua (qui regolatevi un poco ad occhio, tenendo presente che anche i pomodorini rilasciano i loro sughi) ed aggiustate di sale.
Cuocete a fuoco medio per circa 15 minuti, poi frullate il tutto ottenendo una crema (se il sugo fosse troppo liquido, prima frullate le verdure tenendo da parte un poco di liquido, che aggiungerete per portarla alla consistenza che desiderate).
Tagliate a piccoli fiammiferi la pancetta e rosolatela in padellina senza oli, rendendola croccante, quindi tamponatela nella carta da cucina.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela e conditela con la crema, quindi preparate i piatti singoli aggiungendo la rucola e la pancettina.
Una pasta estiva leggera e senza troppo colesterolo, a patto di non aggiungere la pancetta.
E mi riprometto, a settembre, se gli occhi me lo concedono (ma spero proprio di si), corso di fotografia...devo imparare ancora troppo per i miei gusti, non sono mai soddisfatta delle foto...